Cinque serie tv a tema salute mentale (per tutti i gusti!)

Per fortuna, di salute mentale e, più in generale, di psicologia, si parla sempre di più. Film e serie tv riflettono questo trend, portando sullo schermo il tema della salute mentale. Tra la moltitudine di titoli usciti in streaming, ecco una piccola guida che ne raccoglie cinque sul tema.

  1. Tutto chiede salvezza

    Serie tratta dall’omonimo romanzo autobiografico di Daniele Mencarelli. Una finestra sul suo TSO (trattamento sanitario obbligatorio): sette episodi per sette giorni. A fare da sfondo, il reparto psichiatrico di un ospedale romano e lo svelamento, attraverso dei flashback, di come lui sia giunto lì. Punto di forza della serie: le relazioni con gli altri pazienti e la caratterizzazione dei personaggi. Una tra tutti: Nina, influencer che ha tentato di togliersi la vita. Ma anche Gianluca, Giorgio, Madonnina, Mario e Alessandro. Un viaggio profondo, onesto e pulito nella sofferenza umana Un’anatomia della malattia mentale senza romanticismi o stigmatizzazioni. E una domanda: che cos’è la follia? Sta davvero di casa tra quelle quattro mura?

  2. Mindhunter

    Per gli appassionati di crime: una finestra aperta sulla mente dei peggiori assassini seriali. Cosa si nasconde nella mente di un criminale? Perché uccide proprio così, come sceglie le sue vittime? Cosa lo rende così spietato? Ambientata sul finire degli anni ‘70, Mindhunter racconta la nascita dell’unità di scienze comportamentali dell’FBI (BAU) a Quantico e degli stessi termini profiling e serial killer. Il ritmo, lento e iperealistico accompagna lo spettatore in un viaggio privo di violenza esplicita, ma denso di angoscia tensiva. I protagonisti: due agenti FBI e una psicologa criminale, che cercano di individuare i processi che governano la mente degli assassini più estremi e disturbati, che gli appassionati del genere sapranno sicuramente riconoscere. Anche questa serie si basa su un libro autobiografico: Mind Hunter: Inside FBI’S Elite Serial Crime Unit, di Mark Olshaker e John E. Douglas.

  3. After life

    Black comedy scritta, diretta e interpretata dal comico britannico Ricky Gervais. Tony, uomo di mezz’età, dopo la morte della moglie Lisa per cancro, cade in una profonda depressione. Dopo aver pensato di togliersi della vita, decide invece di restare per riversare la sua frustrazione e punire il mondo che lo ha privato della sua vita perfetta, dicendo e facendo tutto ciò che gli passa per la testa, abbandonando ogni traccia di inibizione. Due sole presenze costanti: l’alcol e il suo fedele cane, Brady. Nel corso della narrazione, il percorso di Tony viene descritto in relazione ai suoi rapporti personali: il postino senza tetto, l’anziano padre, lo psicologo incapace (sigh!), l’amico-capo-cognato, alle prese con la sua stessa infelicità, la vedova Anna (a onor del vero, la sua vera terapeuta). E’ una serie che coinvolge testa e cuore: cinica, sarcastica, commovente, trascinante. Un viaggio nel dolore più profondo, nella fatica esistenziale più pura.

  4. Never Have I Ever

    Serie sull’adolescenza per adolescenti (ma fruibile anche da un pubblico adulto). Con apparente leggerezza e una buona dose di ironia la serie affronta i temi tipici dell’adolescenza, calati nell’epoca più recente: il primo amore, le amicizie, il proprio status sociale. La protagonista, Devi Vishwakumar, si trova a dover fare i conti con la morte del proprio padre e, contemporaneamente, a cercare una sintesi tra le sue origini indiane e il suo desiderio di essere, a tutti gli effetti, americana. Commedia mainstream, nasconde in realtà una visione disincantata della realtà, personaggi complessi e non stereotipati, e le contraddizioni dell’adolescenza.

  5. The Midnight Club

    Ultima, ma non per importanza: la serie che non ti aspetti in questo elenco. Un teen horror (sottile, niente splatter o jumpscare) che affronta uno dei temi più difficile da affrontare. Ilonka è un’adolescente brillante: la migliore a scuola, accettata all’università dei suoi sogni, con un padre fiero, amorevole ed entusiasta. Una vita perfetta. Fino alla diagnosi infausta di tumore. Sceglie quindi di trasferirsi a Bradcliffe, una villa immersa nella natura in cui 8 adolescenti malati terminali si ritirano per attendere insieme la morte. Due diverse linee narrative: i racconti creati dai ragazzi che si incontrano, ogni giorno a mezzanotte, per narrarsi a vicenda racconti del terrore; la seconda: i misteri della villa, le vite dei personaggi. Un horror che tocca le corde del cuore: triste, commovente, cinico, rabbioso, ironico. Tutto ciò che ci si può aspettare da un tema come questo: la morte.

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